Sonno e bambini: quello che c’è da sapere

Sonno e bambini: quello che c’è da sapere

Far addormentare un bambino piccolo è spesso faticoso. Mamme e papà spesso trascorrono notti in bianco o quasi per colpa dei loro figli che non ne vogliono sapere di prendere sonno ad un orario congruo. Inoltre, nei primi mesi, sono frequenti i risvegli perché il bambino ha fame.

Tuttavia, è fondamentale aiutare i neonati ad apprendere delle buone abitudini sin da subito, per affrontare al meglio i mesi successivi. Alcuni esperti, per aiutare i genitori in questa fase, hanno sviluppato diverse teorie, come ad esempio il Metodo Estivill.

Lo scopo è quello di rendere più semplice la fase di riposo per i neonati e per i più piccoli. Questo non solo per rendere più facile la vita dei genitori, ma anche e soprattutto perché il riposo è fondamentale non solo per le persone adulte ma anche per i bambini in tenera età.

È risaputo, infatti, che il mancato riposo potrebbe causare seri disturbi, pertanto, è importantissimo far dormire i bambini per tutto il tempo necessario.

Quanto deve dormire un bambino?

A questo punto potrebbe sorgere spontanea la domanda: quante ore dovrebbe dormire un neonato? Ebbene, prima di passare ai consigli per conciliare il sonno di un neonato, è bene comprendere quante ore a notte deve dormire un bambino.

Nelle prime settimane, i bebè dormono molto anche durante il giorno, ma di meno rispetto alla notte. Chi ha un po’ di pratica sa benissimo che i bambini si svegliano ogni tre o quattro ore per nutrirsi. In genere, intorno ai tre mesi, il sonno del bambino inizia a stabilizzarsi e i risvegli notturni diminuiscono. È proprio in questo periodo che bisogna iniziare ad insegnargli una routine precisa. In poche parole, è in questa fase della loro vita che iniziano a dormire almeno sei o sette ore di fila.

Sonno e bambini: quello che c'è da sapere. Fondamentale è aiutare i neonati ad apprendere delle buone abitudini sin da subito.
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Preparare l’ambiente

Può sembrare strano ma un metodo semplice per migliorare il riposo per i neonati è migliorare il loro ambiente. In sostanza, è fondamentale per stimolare il sonno dei neonati, adeguare il luogo dove riposano. In primo luogo, è necessario che la stanza sia in penombra e non illuminata.

Sin da piccolissimo, il bambino ha necessità di distinguere al meglio le varie fasi della giornata, associando il buio al momento della nanna. È inoltre consigliabile impostare la temperatura della stanza intorno ai 20-25° max: in questo caso a facilitare il sonno sarà anche il tepore, in quanto il bambino non avrà né troppo freddo, né troppo caldo.

Quale posizione concilia il sonno?

Il primo dubbio dei genitori che hanno a che fare con la nanna dei bambini è se farli addormentare in braccio oppure no. Gli esperti suggeriscono di fargli prendere sonno in braccio, e poi di posizionarlo nel lettino al fine di consentirgli di imparare come passare dalla fase di dormiveglia al sonno.

La posizione migliore, una volta messo nel lettino, è sulla schiena senza cuscino, con i piedi che toccano il fondo del letto. Infatti, al contrario di come si tende a pensare, la posizione sulla schiena non stimola il rigurgito notturno.

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