LO STREGONE DEI VENTI di Miki Monticelli, EDICART

LO STREGONE DEI VENTI di Miki Monticelli, EDICART

Per Edicart ecco Lo Stregone dei Venti romanzo fantasy per ragazzi di Miki Monticelli. 

È così che ci si sente quando si è morti?

Assenti? Distanti?

Dovunque ma da nessuna parte?

Era morta anche lei, adesso?

Scopri tra le pagine di Lo Stregone dei Venti le scelte della giovane Cassandra.

Lo Stregone dei Venti copertina interna​​

RECENSIONE LO STREGONE DEI VENTI

Lo Stregone dei Venti è un meraviglioso young adult che racconta delle avventure di Cassandra. Un libro avvincente sulla ricerca di sé.

La giovane protagonista, orfana e ospite di un tetro collegio, ha una vita molto difficile. Grazie ad una bizzarra eredità, la sua vita cambierà di colpo.
Degli oggetti misteriosi si riveleranno essere i mezzi per accedere alla porta segreta che conduce in un mondo magico dove Cassandra si troverà coinvolta in un’epica battaglia tra il giovane Stregone dei Venti e la potentissima Maga dello Stagno Morto.

Una storia piena di enigmi e misteri, a tinte gotiche che tiene incollato il lettore alle pagine. Una lettura veloce e accattivante che ti catapulta in un fantastico mondo di magia e stregoneria.


Lo Stregone dei Venti immagine interna​​

Intervista all’autrice

  • Cos’è per te la scrittura, è una vera e propria passione che coltivi da tempo oppure un modo di dare libero sfogo alla tua fantasia?

Tutte e due le cose. Scrivere un libro è dare libero sfogo alla fantasia, ma è anche coltivare la storia  come una pianta. Da un piccolo seme far crescere un albero! Io ho cominciato tardi a scrivere (all’università) ma posso dire che anche se è un lavoro che spesso viene visto come semplice (insomma… se ti piace si pensa in genere che ti venga facile) il più delle volte è tutt’altro che facile. Forse per questo è appassionante.

  • Perché hai scelto di scrivere libri fantasy e non di un altro genere?

In realtà mi piace scrivere anche di fantascienza (un mio vecchio e imperituro amore) e mi piacerebbe prima o poi avere abbastanza coraggio da misurarmi in qualcosa di storico, quindi… bè, non scrivo ‘solo’ fantasy. Diciamo che per ora è ciò che ha trovato posto sugli scaffali… Comunque per me è stato naturale dedicarmi a questo tipo di racconto, dal momento che amo il fantastico da sempre. Per la stessa ragione penso che continuerò a dedicarmici anche in futuro. Le sfide e le ‘esplorazioni’ insite in questo genere mi appassionano moltissimo!

  • Credi che il fantasy possa aiutare i piccoli lettori a leggere la realtà in modo più complesso?

Il fantasy ha il pregio di essere immediato, sicuramente. Si possono trattare moltissimi argomenti complessi in modo subito comprensibile; basti pensare che già nelle fiabe si parla di abbandoni, omicidi, lavori in miniera e così via, senza negare ai ragazzi queste ‘brutture’, ma fornendo loro intuitivamente lo strumento per accettarle e affrontarle. Una storia d’avventura è un dipanarsi di difficoltà da superare e quindi di temi complessi da gestire. I bambini e i ragazzi sono curiosi e vogliono capire, non chiudere gli occhi. Il fantastico rappresenta un modo naturale di rispondere alle loro domande senza che nemmeno se ne accorgano e, per molta parte, affonda le proprie radici nel grande bagaglio di leggende ma anche di storie epiche avventurose che ci arrivano dall’antichità (tutta). Forse spesso proprio per questo attrae anche i ‘grandi’. Se non ci si blocca davanti all’apparente assurdità di alcuni aspetti, si può godere allegramente di un libro che sviluppa o sfiora anche molti aspetti della vita moderna. Non solo quelli più ovvi, insomma (come la scuola per i ragazzi o i rapporti con gli amici).

  • Quale personaggio di questo libro ti è più caro e perché?

Per me è molto difficile scegliere, ovviamente, perché tutti i personaggi sono importanti nel dipanarsi di una storia. Positivi e negativi, hanno tutti un ruolo che li rende insostituibili e tutti sono parte della nostra vita mentre scriviamo. Naturalmente Ambaradan occupa un posto speciale nel mio cuore, come anche Cassandra. Entrambi hanno molto in comune, una storia difficile alle spalle, e molte cicatrici celate dietro la loro apparente forza o indifferenza. Forse per questo si riconoscono e riescono a vedere “oltre l’armatura” l’uno dell’altro, e soprattutto a sconfiggere le proprie paure.

  • Che ruolo ha la magia in questa storia?

Il mondo magico descritto nel libro è una parte di quello reale che la gente comune non vuole o non riesce a vedere. Qualcosa che tutti potremmo apprezzare se allargassimo lo sguardo e ampliassimo le prospettive. Viene ignorato per evitare di confrontarsi con questioni che non è possibile risolvere semplicemente, ma ha le sue regole, le sue gerarchie, persino la sua bizzarra burocrazia. E naturalmente, ha i suoi conflitti: la magia usata dalle fattucchiere è diversa da quella usata dagli stregoni ma in fondo è parte dello stesso mondo e per questo alla fine dovrà trovare il modo di coesistere.

  • C’è qualcosa che vorresti lasciar detto in questa intervista?

Una riflessione, un pensiero, un messaggio, ciò che preferisci… A tutti vorrei dire: esercitate la fantasia! Non lasciatela seduta in sala d’attesa, ad arrugginire aspettando che qualcuno la chiami in causa o che altri vi suggeriscano cosa farne. Fatevi tante domande e cercate risposte… serie o ‘immaginose’! Non solo è divertentissimo ma si rivela molto utile anche per lo studio e il lavoro, perché insegna a guardare le cose e le persone da altri punti di vista. Il che può aiutare a trovare soluzioni inaspettate ai problemi che ogni giorno ci troviamo davanti! Provare per credere!
Intervista a Isabella Salmoirago, titolare e direttore creativo di Storybox

Lo Stregone dei Venti pagine interne​​

  • Cosa vi ha spinto a scegliere Lo Stregone dei Venti da proporre a Edicart per la pubblicazione?

Noi di Storybox mettiamo al centro ‘le storie’. Cerchiamo e produciamo storie a tutto tondo. Storie ben scritte, che sappiano appassionare, originali, che abbiano qualcosa di autentico da raccontare. Storie che valga la pena leggere, insomma. E lo Stregone dei Venti è innanzitutto una bella storia, che risponde a molti dei requisiti che noi riteniamo indispensabili. Inoltre Miki Monticelli possiede la straordinaria capacità di trascinare il lettore all’interno della vicenda, una qualità tanto preziosa quanto rara.

  • Quali sono secondo voi i punti di forza di questo libro?

Innanzitutto il world building, cioè il mondo immaginario che Miki ha costruito, che è insolito, credibile e coerente, e il ritmo della narrazione sempre ben sostenuto. Abbiamo inoltre apprezzato particolarmente lo stile di scrittura, venato di ironia e umorismo, e abbiamo amato molto alcuni personaggi secondari come Testa d’Osso e Scrufus, i bizzarri e indimenticabili aiutanti della protagonista.

  • Autore: Miki Monticelli
  • Titolo: Lo Stregone dei Venti
  • Edizione: Edicart 
  • Genere: fantasy young adult 
  • Data di pubblicazione: aprile 2019
  • Formato: 15 x 22,5 cm, rilegato con sovraccoperta 
  • Pagine: 348
  • Età di lettura: da 14 anni
  • Il voto di Chri: 5 stelline

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