DISEGNAVO PAPPAGALLI VERDI ALLA FERMATA DEL METRÒ La storia di Ahmed Malis di Nicoletta Bortolotti, GIUNTI EDITORE

Per la collana Link di Giunti Editore ecco DISEGNAVO PAPPAGALLI VERDI ALLA FERMATA DEL METRÒ La storia di Ahmed Malis scritto da Nicoletta Bortolotti con i disegni interni e la copertina di Ahmed Malis.
Anche questa notte, secondo il mito degli antichi Egizi, Ra, dio della luce, combatterà contro Caos, il serpente nero, e rigenererà il mondo.
E l’alba che sorgerà l’indomani sarà un nuovo miracolo.
Sarai all’altezza? Mi domanda il serpente nero in un sogno inclinato, da cui non riesco a svegliarmi, prima di ghermirmi nelle sue spire.
Cosa vuoi fare della tua vita?
«Allora? Me li hai portati?» Marco estrae il cash dalla tasca esterna dello zaino. Ahmed scannerizza la via alle sue spalle e ai lati, lì ogni muro ha gli occhi mostruosi di un agente, infila una mano nella tasca interna del giubbotto e poi tira fuori la merce.
Strappa i soldi dalle mani di Marco e lui afferra quello che gli ha commissionato: due ritratti a matita iperrealistici di Gemitaiz da appendersi in camera come se fossero foto. Iperrealtà. Autentica realtà.

RECENSIONE DISEGNAVO PAPPAGALLI VERDI ALLA FERMATA DEL METRÒ
DISEGNAVO PAPPAGALLI VERDI ALLA FERMATA DEL METRÒ La storia di Ahmed Malis è un bel libro per ragazzi che fa riflettere e fa sperare e credere sempre nelle proprie capacità.
Una bellissima storia di riscatto ma anche di tenacia e solidarietà proprio perché credere nei propri sogni può essere un modo efficace per far si che questi si realizzino.
Il testo racconta la storia di Ahmed un ragazzo di origine egiziana che, come a tanti, la vita non gli ha regalato nulla ma ha dovuto guadagnarsi ogni suo successo grazie al suo grande talento. Gli basta, infatti, prendere matite e pastelli e realizzare un capolavoro.
I suoi disegni sono stati pubblicati anche sul Corriere della Sera grazie a una bellissima iniziativa di un educatore del centro di aggregazione giovanile che Ahmed ha frequentato, con i suoi fratelli, negli anni più difficili della sua gioventù. Da li che, inaspettatamente, ottiene una visibilità mediatica che lo porta fino alla trasmissione televisiva Che tempo che fa.
Una chance importante per Ahmed che gli permette di realizzare i suoi sogni. Ogni disegno realizzato è la trasposizione sulla carta dei suoi pensieri. Pensieri profondi e pieni di speranza.
La storia di Ahmed, quella del fratello Islam e della sorella Amina, si intreccia con quella Tam e Sara. Anche loro, come tutti i ragazzi della loro età, hanno un sogno da realizzare.
Grazie allo stile e una trama accattivante, caratteristica unica dell’autrice, il testo rappresenta un tesoro da far leggere a ogni ragazzo.
“Un talento strepitoso.”
Fabio Fazio, Che tempo che fa
Ahmed, prodigio autodidatta della matita, ha fatto centro con i suoi disegni impressionanti, che sembrano fotografie.”
Corriere.it

Intervista all’autrice Nicoletta Bortolotti
Nicoletta, come si è avvicinata alla storia di Ahmed? Perché ha sentito il bisogno di raccontarla?
Avevo letto diversi anni fa la sua incredibile storia sul “Corriere della Sera”, dove Ahmed aveva pubblicato anche alcuni suoi disegni spettacolari. Mi ha subito incuriosita. In genere non sono io che cerco le storie, ma le storie che mi vengono a cercare. L’articolo narrava inoltre di un misterioso benefattore che aveva aiutato Ahmed, e di una città, Milano, che aveva fatto il tifo per lui. Ho subito contattato il Cde Creta, il Centro di aggregazione giovanile che Ahmed e i suoi fratelli, Islam e Amina, frequentano, ho conosciuto l’educatore Luca Sansone e mi si è aperto un mondo. Il mondo di un’adolescenza vissuta in periferia con tanti sogni e pochi mezzi per realizzarli… L’unico luogo dove, come scrive Tupac, se la realtà è sbagliata i sogni sono veri.
Come avete lavorato al libro? Come si svolgevano i vostri incontri?
In una prima fase Luca mi ha raccontato la storia di Ahmed e di alcuni ragazzi che frequentavano il centro. Poi ho incontrato direttamente Ahmed, Islam che fa musica rap e Amina che sta per laurearsi in legge, in un baretto del quartiere Giambellino. Abbastanza vicino al bar frequentato da Ghali. La scena era classica: caffè, cornetto alla marmellata, blocco e penna, mentre loro, simpaticissimi, mi raccontavano la propria storia. Ho cercato di camminare per mesi “nelle loro Nike”, di immergermi nella cultura street, rap e hip hop da cui provengono, calandomi nel loro linguaggio, nel loro mood. E io, madre di famiglia, tornavo a casa arricchita dall’entusiasmo e dalla voglia di fare e… un po’ più giovane! (Dentro…)
Ahmed nella sua pagina FB ha dichiarato che questo libro “Sarà voce per chi si è sempre sentito tagliato fuori, illuso… per chi non ha mai avuto regali dalla vita”. Come è cambiata la vita di questo ragazzo e in che modo la sua storia può essere di stimolo per i suoi coetanei?
Per ora la sua vita continua come prima fra studio, arte, musica e amici. Duramente messo alla prova dal lockdown, ha dimostrato come sempre molta forza e molta anima.
Ahmed è un ragazzo maturo per la sua età e il messaggio che propone ai coetanei è quello di non mollare mai, di provare e riprovare a fare quello che si ama, finché si riesce. Inoltre, apprezza l’autenticità e, agli abiti firmati e all’apparenza, preferisce l’original e il flow.

- Autore: Nicoletta Bortolotti
- Disegni e copertina: Ahmed Malis
- Titolo: DISEGNAVO PAPPAGALLI VERDI ALLA FERMATA DEL METRÒ
- Edizione: Giunti Editore
- Genere: racconto per bambini
- Data di pubblicazione: settembre 2020
- Formato: 14 x 21,5 cm, copertina flessibile
- Pagine: 240
- Età di lettura: da 14 anni
- Il voto di Chri: 5 stelline
Puoi acquistare il libro qui Disegnavo pappagalli verdi alla fermata del metrò. La storia di Ahmed Malis