HAROLD E LA MATITA VIOLA di Crockett Johnson, CAMELOZAMPA

Per Camelozampa ecco Harold e la matita viola scritto e illustrato da Crockett Johnson. Recensione a cura di Mara Auriemma (Tra libri e coccole).
“Una sera dopo averci pensato su per un bel po’, Harold decise di andare a fare una passeggiata al chiaro di luna”…
Il protagonista di questo libro è un bambino, che, in pigiama e con una matita viola in mano, dà vita ad una serie di rocambolesche avventure all’interno delle pagine bianche di un libro.

RECENSIONE HAROLD E LA MATITA VIOLA a cura di Mara Auriemma (Tra libri e coccole).
Con oltre 3 milioni di copie vendute in tutto il mondo, tradotto in 14 lingue, Harold e la matita viola è considerato un best seller internazionale e un classico intramontabile.
Primo di sette volumi pubblicati negli Stati Uniti tra il 1955 e il 1963, nato dalla penna del fumettista americano David Johnson Leisk – conosciuto al grande pubblico col nome Crockett Johnson – questo bambino di sessantasei anni è stato, dapprima, portato in Italia insieme a Viaggio nello spazio in un unico volume per la Einaudi Ragazzi, e, nel maggio 2020, pubblicato da Camelozampa.
Quest’ultima si è impegnata a pubblicare tutti i volumi della serie in grande formato. Sono già tre i libri editi dalla succitata casa editrice: oltre ad Harold e la matita viola, anche La fiaba di Harold e Harold nello spazio (maggio 2021).
Tutto parte da una semplice passeggiata “al chiaro di luna” e da una matita viola…
Il mondo di Harold prende forma quando inizia la storia e alla prima comparsa del testo ecco che i disegni prendono vita. Dopo il viola pieno dei risguardi, ci troviamo davanti una pagina bianca, interrotta solo da quello che apparentemente sembra un semplice scarabocchio.
A un’analisi più attenta, sin da subito lo sguardo del bambino rivolto al senso opposto del segno appena tracciato ci invita a proseguire e, voltando pagina, ci accorgiamo che non si tratta di un semplice scarabocchio. La matita di Harold tratteggia la luna, un drago, il mare e così via fino alla realizzazione di diversi elementi grafici.
Ecco che il lettore inizia a farsi le prime domande: Harold è sveglio o sta ancora dormendo? Harold è dentro o fuori dal libro? Più ci si inoltra nella lettura, più ci si accorge che non solo non è possibile dar risposta ai quesiti che ci siamo posti all’inizio, ma che le domande non faranno che aumentare.
Harold, a tratti sembra perfettamente cosciente e consapevole di ciò che disegna, sembra artefice dei contenuti che crea; altre volte, invece, si trova quasi in uno stato di incoscienza, al punto da esser vittima delle sue stesse scelte creative. Il passaggio dallo scarabocchio iniziale alla costruzione degli elementi che via via prendono forma sulla pagina è la chiave di volta, il punto focale di tutto l’albo.
Passare dal tratto incerto e inconscio dello scarabocchio alla realizzazione semi-cosciente del mondo circostante potrebbe significare tutto e il contrario di tutto. Potrebbe segnare il momento del risveglio, il passaggio da uno stato di incoscienza, come il sonno, ad uno stato di coscienza, come la veglia.
Al contrario, i primi segni grafici più compiuti potrebbero segnare il momento in cui Harold si addormenta nel suo lettino ed inizia a sognare, a viaggiare nel suo mondo immaginario. Il bambino, infatti, passa da stati di perfetta consapevolezza creativa a stati in cui è sopraffatto da ciò che lui stesso disegna, come se a decidere cosa e chi creare fosse la mano esterna di un altro bambino (o dell’autore?).

Harold sembra incosciente, quasi in uno stato onirico, quando, impaurito dal drago che lui stesso ha appena tratteggiato e, colpito da un tremolio alla mano, disegna un mare nel quale cade. Al contrario, sembra cosciente quando disegna la barca che lo salverà o quando crea un vigile per chiedere indicazioni e ritornare nella sua cameretta.
Del resto, c’è da dire che l’immaginazione è lo stato di incoscienza per antonomasia, il luogo dell’inconscio, dominato dallo spirito creativo, dal nonsense e da scelte non sempre consapevoli. Forse dovremmo solo abbandonarci alla nostra immaginazione, proprio come fa Harold, e farci trasportare dagli eventi inattesi e magici a cui assistiamo in una serie di continui colpi di scena.
In Harold e la matita viola il foglio bianco non è semplice spazio su cui disegnare ma luogo da abitare. La matita diventa una bacchetta magica, capace di dar vita a personaggi, luoghi e pensieri.
Pertanto, fino all’ultima pagina, le domande iniziali non vengono chiarite del tutto, si resta sempre in bilico tra sogno e realtà.
A tratti, Harold sembra parte integrante del libro, protagonista, artefice del suo destino; altre volte, sembra essere al di fuori, un soggetto passivo in balia di eventi esterni e da lui indipendenti. Attenzione, quindi, non si è di fronte ad una mera celebrazione dell’immaginazione.
Harold e la matita viola è anche un inno all’essenza tipica della fanciullezza, di per sé ricca di contraddizioni e in continuo sviluppo e cambiamento.
Come può un libro di sessantasei anni oltrepassare intere generazioni e sembrare ancora fresco di stampa? Il segreto che fa di Harold un capolavoro sta oltre che nell’idea geniale da cui è guidato, nell’equilibrio e nella coerenza tra testo e immagini e nelle illustrazioni dalla grafica pulita e lineare.
In Harold nessuno spazio bianco e nessuna linea sono lì per caso, tutto ha un senso e una coerenza logica ed è ciò che gli ha permesso di rimanere ancora attuale a distanza di ben sessantasei anni dalla sua prima pubblicazione.
Infine, merita un accenno la nuova veste grafica conferita ad Harold da Camelozampa rispetto alla precedente edizione del 2000 di Einaudi Ragazzi. Nuovi sono formato e scelta cromatica. Il formato selezionato dalla casa editrice è quello grande (22.8×22.5 anziché 10.7×18.2) e la copertina si trasforma da flessibile in rigida.
Per quanto riguarda le scelte cromatiche, mentre il blu del pigiamino di Harold resta invariato, cambia lo sfondo della copertina, che dal tono del marrone passa ad un elegante e raffinato nero, dando più risalto al viola della matita.

- Autore: Crockett Johnson
- illustratore: Crockett Johnson
- Titolo: Harold e la matita viola
- Edizione: Camelozampa
- Genere: albo illustrato per bambini
- Data di pubblicazione: 14 maggio 2020
- Pagine: 72 a colori
- Formato: 22.8×22.5 cm, copertina rigida
- Età di lettura: da 4 anni
- Il voto di Mara: 5 stelle
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